Gli sport estivi in particolare in spiaggia sono piacevoli e rilassanti per chi è in vacanza e non ama stare sotto l’ombrellone. Tuttavia, alcune precauzioni sono indispensabili per evitare incidenti.
Per godersi appieno gli sport da spiaggia, è dunque necessario seguire qualche regola:
- Idratati a sufficienza prima e durante lo sforzo;
- Riscaldati e fai un po’ di stretching prima di buttarti nella mischia. Ricorda di allungare tutto il corpo;
- Nelle settimane precedenti preparati in modo da rinforzare la muscolatura, lavora sugli scatti e sul tuo senso dell’equilibrio;
- Nella pratica sportiva, la gradualità è fondamentale: pretendere subito prestazioni intense, continuative, non è sano e può ledere muscoli, articolazioni e ossa anche in modo serio
- Indossare abiti adeguati (per evitare il colpi di calore).
Contrariamente a un campo sportivo, la spiaggia è un terreno irregolare instabile. Buche e bozzi possono maltrattare piedi e caviglie, favorire cadute e disidratazione all’origine di lesioni muscolari, tendiniti, o addirittura rotture del tendine… A questo si aggiunge la mancanza di riscaldamento che fa male ai muscoli. Gli incidenti principali legati a questi sport di spiaggia sono:
- La distorsione del pollice. Si riscontra spesso negli sport con la palla;
- La distorsione della caviglia. Si verifica praticamente in tutti gli sport da spiaggia, ma anche facendo jogging su un terreno irregolare;
- La frattura del polso. Non è solo appannaggio dei motociclisti o degli amanti dei rollerblade. Tutte le cadute in avanti ammortizzate dalle mani possono esserne responsabili. Vantaggio degli sport da spiaggia: il terreno è mobile e l’impatto della caduta meno duro. La frattura del polso rappresenta il 16% dell’insieme delle fratture riscontrate nei pronto soccorsi degli ospedali durante l’estate;
- La tendinite del ginocchio. Si tratta dell’infiammazione (dolorosa) del tendine rotuleo. È particolarmente frequente negli sport di scatto, soprattutto gli sport di palla che richiedono salti in continuazione. Durante uno sforzo eccessivo il tendine può anche rompersi;
- La tendinite del gomito (epicondilalgia). È causata da ripetuti microtraumi. I principali sport incriminati sono quelli che mettono in gioco gli arti superiori (tennis, golf…). Cambiare racchetta, tendere meno le corde o riscaldarsi a dovere costituiscono buoni metodi di prevenzione;
- Le fratture da stanchezza. Riguardano il 10% delle ferite legate allo sport e colpiscono sistematicamente gli arti inferiori. Le ritroviamo in particolare negli sport di resistenza (jogging) e di velocità;
- La neuropatia del nervo scapolare (spalla). Si manifesta con dolori persistenti alla spalla. È particolarmente frequente negli sport di lancio e di racchetta, ma anche in tutti quegli sport che comportano il sollevamento ripetuto delle braccia (pesistica, sport da combattimento, nuoto…);
- Le lesioni muscolari. Avvengono durante le attività che comportano scatti, salti, colpi;
- I dolori alla schiena. Il rachide è sollecitato soprattutto dagli smash (sport con racchetta…) o dai tiri (a causa della rotazione del tronco durante un tiro nel calcio, sia sulla sabbia che in un campo sportivo).
Un consiglio su tutti: massima cautela, ricordando che è fondamentale attivare sempre il principale presidio di sicurezza, il cervello.